Alimentazione e fertilità: facciamo chiarezza
Non sei la sola. Sempre più donne si avvicinano all’idea che l’alimentazione possa supportare il concepimento… ma spesso vengono lasciate con una lunga lista di “alimenti sì e alimenti no” senza una vera strategia personalizzata.
In questo articolo voglio chiarire un punto fondamentale: non esiste una dieta per la fertilità che vada bene per tutte.
Esiste la tua alimentazione per la fertilità, perché ogni donna ha una storia diversa, con esigenze e condizioni che vanno comprese prima di decidere cosa mangiare per aumentare la fertilità.
Tre donne, tre approcci alimentari diversi
Vediamo insieme tre esempi molto comuni nel mio lavoro quotidiano con le pazienti: endometriosi, PCOS (sindrome dell’ovaio policistico) ed età superiore ai 35 anni.
Tutte cercano una gravidanza. Ma nessuna di loro può seguire lo stesso piano alimentare.
1. Endometriosi e fertilità
L’endometriosi è una condizione infiammatoria cronica che può ostacolare il concepimento e causare dolore.
In questi casi l’alimentazione può aiutare a:
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ridurre lo stato infiammatorio sistemico
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supportare il microbiota intestinale
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alleviare i sintomi gastrointestinali e pelvici
🔹 Cosa mangiare se hai l’endometriosi:
Alimenti ricchi di antiossidanti, grassi buoni (omega-3), fibre vegetali. È utile ridurre zuccheri semplici, grassi saturi e prodotti ultraprocessati. L’apporto delle fibre va modulato in base ai sintomi gastrointestinali.
2. PCOS e ricerca di gravidanza
La PCOS è tra le principali cause di anovulazione e difficoltà a concepire. È legata a squilibri ormonali e, spesso, a insulino-resistenza.
In questi casi, il piano alimentare deve puntare su:
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migliorare la sensibilità insulinica (in combo all’attività fisica)
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regolare il ciclo mestruale
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ridurre il rischio infiammatorio
🔹 Cosa mangiare se hai la PCOS:
Pasti bilanciati con carboidrati integrali, proteine di qualità, grassi sani. In alcuni casi strategie come la dieta low carb o la dieta ciclica o la dieta chetogenica possono dare un impatto maggiore.
3. Fertilità dopo i 35 anni
Con l’età, la fertilità fisiologicamente si riduce, ma non è un punto di non ritorno. L’obiettivo dell’alimentazione in questa fase è:
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sostenere la qualità ovocitaria
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proteggere le cellule dallo stress ossidativo
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supportare l’equilibrio ormonale
🔹 Cosa mangiare dopo i 35 anni se cerchi una gravidanza:
Frutta e verdura di stagione, semi oleosi, legumi, pesce azzurro. Attenzione a un apporto adeguato di micronutrienti (come folati, zinco, vitamina D).
Se ci sono problematiche ormonali, vanno tenute in considerazione.
Perché la dieta per la fertilità deve essere personalizzata?
Perché ogni donna ha bisogni diversi.
Una dieta “per la fertilità” ha senso solo se:
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parte da una diagnosi medica chiara (se presente)
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tiene conto della tua storia, del tuo ciclo, dei tuoi sintomi
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si adatta al tuo stile di vita e alla tua sostenibilità quotidiana
Senza questi elementi, la dieta rischia di diventare un generico “mangia sano” che può anche non funzionare.
Un esempio? Se hai cercato info sull’alimentazione per la fertilità, ti sarai sicuramente imbattuta nel mito dell’avocado. Ecco, l’avocado è un’ottima fonte di grassi sani utili in caso di endometriosi e miglioramento della qualità ovocitaria, ma se sono presenti sintomi intestinali simili a IBS (sindrome dell’intestino irritabile), potrebbe in alcuni casi sollecitare troppo l’intestino creando gonfiore e discomfort.
Personalizzare vuol dire proprio questo: partire dall’anamnesi per trovare l’alimentazione più adatta a ottimizzare la tua fertilità.
Conclusione
L’alimentazione può essere un alleato prezioso per la fertilità, ma solo se personalizzata.
Se hai sentito parlare di alimenti “che fanno bene per concepire” e ti senti confusa, sappi che è normale: l’informazione generica non basta.
Sono la dott.ssa Sara Nanì, biologa nutrizionista esperta in alimentazione per la fertilità.
Aiuto donne (e coppie) che cercano una gravidanza – naturalmente o con PMA – a costruire un piano alimentare e d’integrazione per il loro percorso di ricerca gravidanza.
Se vuoi capire da dove iniziare, puoi contattarmi per una consulenza o scrivermi direttamente qui.
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