Se stai affrontando un percorso di fecondazione assistita, saprai che ogni dettaglio può fare la differenza. Uno degli aspetti più importanti, ma spesso sottovalutati, è l’alimentazione. Scegliere una dieta adeguata può influenzare positivamente le possibilità di successo della Procreazione Medicalmente Assistita (PMA).
In questo articolo, esploreremo come le giuste scelte alimentari possono supportare il tuo percorso di fecondazione assistita e come un nutrizionista specializzato può aiutarti a migliorare le tue probabilità di concepimento.
1. Evitare i picchi glicemici per migliorare la qualità degli ovociti
Un elemento fondamentale per chi si sottopone a trattamenti di PMA è il controllo dei livelli di zucchero nel sangue. Diversi studi hanno dimostrato che seguire una dieta a basso indice glicemico può migliorare la qualità degli ovociti e ottimizzare la risposta ovarica. Perciò, evitare i picchi glicemici non solo promuove la salute generale, ma può anche aumentare le possibilità di successo durante la fecondazione assistita.
Alimenti come cereali integrali, legumi e verdure a foglia verde sono ottimi per mantenere stabili i livelli di glicemia, contribuendo a un ambiente più favorevole per il concepimento.
2. Antiossidanti: Vitamina C, Vitamina E e Selenio per la qualità ovocitaria e spermatica
Gli antiossidanti svolgono un ruolo cruciale nella protezione delle cellule riproduttive dallo stress ossidativo, un fattore che può compromettere la qualità degli ovociti e degli spermatozoi. Vitamine come la C e la E, insieme al selenio, sono potenti alleati in questo processo.
Integrare nella tua dieta alimenti ricchi di antiossidanti, come frutta, verdura e noci, può migliorare significativamente la qualità delle cellule riproduttive supportando il successo dei trattamenti di PMA.
3. Grassi sani vs. grassi trans: l’impatto sull’ovulazione e sulla qualità degli spermatozoi
La qualità dei grassi che consumi può influire notevolmente sulla tua fertilità. I grassi trans, presenti in molti cibi processati e fritti, sono noti per avere un impatto negativo sulla funzione ovulatoria. D’altra parte, i grassi sani, come quelli presenti nel pesce grasso, nelle noci, nell’olio d’oliva e nell’avocado, possono migliorare la qualità degli ovociti e degli spermatozoi.
Includere questi grassi sani nella tua dieta è una strategia chiave per migliorare le membrane cellulari di ovocita e spermatozoo e le possibilità di successo della fecondazione assistita.
4. Il fattore tempo
Diversi studi hanno confermato come stile di vita e quindi anche l’alimentazione possano migliorare la qualità dei gameti (ovocita e spermatozoi).
Il tempo è però importante. Non basta cambiare alimentazione una settimana prima del percorso per avere dei benefici.
Il tempo minimo per poter dare un contributo è di 3 mesi prima dell’inizio del percorso per la donna e di 2 mesi prima per l’uomo.
In alcuni casi questo tempo può non bastare. Dipende dallo stato di salute generale, da patologie pregresse, dallo stato ormonale, dallo stato del microbiota, da eventuali infezioni ricorrenti, ecc
Il percorso nutrizionale di affiancamento alla PMA è appunto un percorso dove si valuta man mano l’andamento. E’ un percorso che non si conclude al primo transfer con beta negative, ma che si modella man mano nei vari tentativi.
L’obiettivo è migliorare sempre di più lo stato di salute e preparare l’organismo a “essere casa”.
Se stai cercando un nutrizionista per accompagnarti nel tuo viaggio verso la maternità, non esitare a contattarmi. Insieme, possiamo creare un piano alimentare che supporti al meglio le tue esigenze e migliori le tue possibilità di concepimento.
Foto di Priyanka Singh su Unsplash