05Set

Verdure al forno jolly

Le verdure al forno sono una di quelle ricette di mamma che faccio, poi man mano dimentico l’originale e la riadatto a modo mio  😀

Questa ricetta è proprio come una carta jolly, ovvero puoi usarla al posto di tante altre, per esempio: condimento per la pasta, riso, nelle insalate di pasta fredda, come condimento del secondo piatto, come contorno, per arricchire di profumi un sugo e così via.

Come si preparano? In un modo semplicissimo!

Ingredienti per una placca da forno

  • 1 melanzana
  • 1 peperone
  • 2 zucchine piccole o 1 media
  • 2 carote piccole o 1 media
  • capperi sotto sale
  • olive taggiasche
  • menta o basilico
  • olio extravergine di oliva
  • aceto di mele (è più dolce di quello di uva, in tal modo avrete un leggero sapore agrodolce senza usare aceto d’uva e zucchero assieme)
  • sale

Se vi piace anche una piccola cipolla o uno scalogno

Preparazione

Prima di tutto accendete il forno e fatelo scaldare a 180° modalità ventilata.

Lavate, pulite e tagliate a dadini tutte le verdure (in genere le melanzane andrebbero fatte spurgare un po’ con il sale, ma spesso non è necessario).

Rivestite la placca con carta da forno e disponete le verdure, aggiungete i capperi (lavati dal sale) e le olive.

Aggiungete anche un filo d’olio extravergine di oliva, coprite con della carta di alluminio ed infornate nel secondo ripiano a partire dal basso.

Dopo 40 minuti tirate fuori la placca e rigirate le verdure delicatamente.

E qui viene il bello…se volete un contorno per il secondo piatto “simil” caponata, allora togliete la carta di alluminio, aggiungete una spruzzata di aceto di mele, un po’ di menta tritata, aggiustate di sale ed infornate per altri 5 minuti circa (stavolta senza carta di alluminio).

Se invece volete un condimento per i primi piatti, allora vi sconsiglio l’aceto, ma potete aggiungere, se la gradite, la menta o qualche foglia di basilico, aggiustate di sale e rimettete in forno per gli ultimi 5 minuti.

Buon appetito!  😉

10Lug

La dieta FODMAP – Esempio di giornata tipo contro pancia gonfia e colon irritabile

La dieta FODMAP è  un approccio alimentare in grado di ridurre sintomi come la pancia gonfia che è un fastidio molto ricorrente e si associa a diversi fenomeni fisiologici e non: cambiamenti ormonali, problemi all’apparato gastrointestinale, intolleranze alimentari, sindrome del colon irritabile, ecc.

FODMAP – Sindrome dell’intestino-colon irritabile

La sindrome dell’intestino-colon irritabile o IBS (detta anche colite spastica, colite nervosa, colonpatia funzionale) è una patologia cronica ricorrente che non si associa ad anomalie strutturali dell’intestino, ma può avere una stretta correlazione con la sfera emotiva (ansia, stress, depressione) o con fenomeni di intolleranza alimentare generando alterata motilità intestinale (stipsi o diarrea).

Fino a qualche anno fa, si dava poco peso all’alimentazione per questo tipo di disturbo e ci si limitava a consigliare un maggior/minor consumo di fibra.

Nel 1999 al Monash University in Australia la D.ssa Sue Shepherd sviluppò la cosiddetta DIETA FODMAP, dieta che negli anni successivi fu testata su pazienti con IBS. I risultati furono tali che nel 2010 tale dieta è entrata a far parte delle linee guida mediche britanniche e nel 2011 di quelle australiane per la cura di questa patologia.

Cosa sono i FODMAP?

Il termine FODMAP è un acronimo inglese ricavato da una lista di alimenti che hanno dato fenomeni fisiologici (gonfiore, nausea, meteorismo, crampi, diarrea, stipsi) a pazienti con IBS.

FODMAP

Fermentable

Oligosaccharides

Disaccharides

Monosaccharides

And

Polyols

Queste molecole sono tutti carboidrati a catena corta che hanno la capacità di attirare acqua nel tratto intestinale e, se non siamo in grado di digerirli o assorbirli bene, possono essere fermentati dai batteri intestinali causando fastidi intestinali.

OLIGOSACCARIDI 

Sono fruttani e galatto-oligosaccaridi contenuti in frumento, segale, orzo, cipolla, porro, aglio, scalogno, carciofi, rape rosse, finocchi, piselli, pistacchi, anacardi, fagioli, lenticchie e ceci.

DISACCARIDI

Si intende il lattosio ovvero lo zucchero di latte e derivati (formaggi freschi, creme, gelato e yogurt).

MONOSACCARIDI

Il fruttosio è lo zucchero della frutta e, se presente in eccesso rispetto al glucosio, può essere poco tollerato. È il caso di mele, pere, mango, ciliegie, anguria, asparagi, miele, sciroppo di fruttosio, sciroppo di mais ad alto contenuto di fruttosio (HFCS).

POLIOLI

Dolcificanti che finiscono in -olo come sorbitolo, mannitolo, xilitolo, maltitolo, inulina e isomalto contenuti in mele, pere, albicocche, ciliegie, nettarine, pesche, prugne, anguria, funghi, cavolfiore, caramelle, gomme da masticare, mentine e dolci senza zucchero (dove vengono usati dolcificanti artificiali per sopperire alla mancanza di zucchero)

Questi zuccheri danno problemi con l’accumulo, cioè un singolo alimento ad alto contenuto di FODMAP può anche non dare fastidi, ma se associato ad altri alimenti ad alto contenuto di FODMAP, allora si avrà un effetto sommatorio portando alla comparsa dei sintomi citati prima.

Dieta low-FODMAP (dieta FODMAP)

Tale dieta ha una notevole efficacia nella riduzione dei sintomi dei pazienti affetti da IBS come dimostrato dai diversi studi effettuati, ma essendo una dieta molto restrittiva, è bene farsi seguire da un professionista (dietologo/nutrizionista/dietista) per avere un piano alimentare bilanciato onde evitare carenze nutrizionali.

Si distinguono tre fasi:

  • prima fase di 4-8 settimane di alimentazione a basso contenuto di FODMAP o low-FODMAP per permettere di alleviare i sintomi
  • seconda fase di reintroduzione degli alimenti scandita dallo specialista in tempi e quantità e con l’ausilio di un diario alimentare per monitorare i sintomi. La reintroduzione deve essere fatta per gradi per testare il proprio livello soglia di tolleranza. E’ un percorso totalmente soggettivo che permette di identificare alimenti tollerati e non e, se tollerati, in che quantità massima
  • terza fase di autogestione dei sintomi sul lungo termine dove il paziente impara a gestire anche i cibi ad alto contenuto di FODMAP

Esempio di giornata tipo low-FODMAP (dieta FODMAP)

Di seguito un esempio di dieta FODMAP con i cibi consentiti dal Monash University fondatori della dieta FODMAP.

COLAZIONE Latte ad alta digeribilità con fiocchi d’avena e noci
PRANZO Gnocchi di patate (con farina di riso o quinoa) al pomodoro
Scaloppine di pollo al limone
Insalata mista di lattuga e finocchi
Uva
CENA Merluzzo con pomodorini e olive e contorno di rucola
Pane senza glutine
Melone cantalupo
SPUNTINI Fragole o ananas

Ricordo e sottolineo che questa strategia alimentare allevia i sintomi e li rende più gestibili e che il fai da tè può essere molto rischioso senza le dovute conoscenze.

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